Credere nel numero
Abstract
Parafrasando Husserl , il numero deriva da un atto unitario della mente, che dirige intenzionalmente la sua attenzione su molteplicità di oggetti riuniti in aggregato specifico. A partire da questo concetto si può ricavare per astrazione il concetto generale di aggregato, concepito come collegamento collettivo delle unità costitutive di una molteplicità; procedendo a contare tali unità, si arriva al concetto di numero. Husserl riconosce l'esistenza autonoma dei numeri come forme generali, cioè come strutture rappresentative costanti del soggetto, le quali condizionano l'attività conoscitiva. Il concetto di numero che nel volume viene preso in considerazione analizzando il film The Beautiful mind, intimizza il rapporto uomo-mondo, nella dialettica relazionale tra nozione esperienziale e formale e induce a formulare le domande relative all’esistenza stessa dei numeri: il numero esiste o è un prodotto della mente umana? La matematica è applicabile alla realtà ? Le risposte a queste domande si intrecciano nella trama del film in particolar modo in quelle che si riferiscono alla teoria dei giochi e alla cultura dei matematici.
Anno di pubblicazione
2010
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