È difficile non perdere alcuna parabola. Per un tema linguistico-filosofico-culturale Wittgenstein

Abstract

Il saggio intende riesaminare il confronto critico con il Ramo d’oro dell’antropologo James Frazer situandolo nel contesto dei manoscritti e della genesi del nuovo metodo filosofico di Wittgenstein durante i primi anni trenta. Un tema fondamentale delle riflessioni dell’epoca, che guida anche la lettura wittgensteiniana del Golden Bough, sono le false immagini e analogie sedimentate nel linguaggio. Nel corso del tempo l’interesse di Wittgenstein si sposta sempre di più dall’affinità delle immagini al loro differente uso. Il saggio mostra l’elemento di novità contenuto nelle osservazioni sul Golden Bough del giugno-luglio 1931 rispetto all’analisi del ‘capro espiatorio’ nell’autunno del 1930: dalla riflessione su come nei riti gli agenti vengano sviati dalle metafore si passa ad un approccio secondo il quale ad esserlo sono in primo luogo i loro interpreti. Il saggio tra l’altro identifica per la prima volta una parafrasi di un testo di Frazer e individua in Ernest Renan la fonte di un importante esempio wittgensteiniano.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • Brusotti M.

Titolo volume/Rivista

ÜBER WITTGENSTEIN


Anno di pubblicazione

2013

ISSN

2365-9637

ISBN

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