RAZIONALIZZAZIONE D'USO DELLE RISORSE PRIMARIE PER UNA PESCHICOLTURA SOSTENIBILE


Acronimo

SUS-PEACH

Tipologia Ambito fonte

Regionale

Programma

DGR Puglia "Ricerca in Agricoltura" 2012-2014


Call / Bando / Intervento specifico

Avviso per Proposte proget. di Ricerca e Speriment. in Agricol.

Capofila/Coordinatore

Consiglio Per La Ricerca In Agricoltura E L'analisi Dell'economia Agraria

Soggetti Partner Pugliesi

  • Consiglio Per La Ricerca In Agricoltura E L'analisi Dell'economia Agraria
  • Università Degli Studi Di Bari "Aldo Moro

Soggetti Partner Non Pugliesi

  • Non Disponibile

Referente Scientifico

Losciale Pasquale

Costo Totale del Progetto

138.000,00 €


Contributo Totale del Progetto

100.000,00 €

Data di inizio

2017

Data di fine

01/02/19


Abstract

L'obiettivo generale della seguente proposta progettuale è lo sviluppo di un sistema di gestione del pescheto a basso impatto ambientale, che aumenti l'efficienza d'uso dell'acqua, preservi la fertilità organica del suolo e migliori le caratteristiche quanti-qualitative delle produzioni. Al fine di perseguire tale obiettivo, vengono messe a confronto 8 gestioni colturali derivanti dalla combinazione di 2 differenti gestioni del suolo (lavorazione tradizionale, pacciamatura biodegradabile), 2 modalità di controllo dell'irrigazione (ripristino della capacità idrica di campo e regime irriguo sub-ottimale); e 2 differenti regimi luminosi (riduzione della radiazione solare incidente con reti antigrandine a diverso potere ombreggiante), valutando: (i) l'evoluzione della fertilità organica del suolo, (ii) i consumi idrici, (iii) la capacità di assimilazione di carbonio da parte dei peschi, (iv) il Carbon e Water footprint del frutteto, (v) le performance quanti-qualitative degli alberi, (vi) l'eco-sostenibilità e (vii) la valutazione economica della diverse tecniche colturali del pescheto. Le prove saranno eseguite in agro di Cerignola, su cultivar di pesco a maturazione tardiva. La scelta di una cultivar tardiva è dovuta al suo alto pregio ma altrettanto alto fabbisogno irriguo, poiché gran parte della lunga stagione vegeto-produttiva si esplica nei periodi di massimo deficit idrico ambientale. Il progetto prosegue gli studi effettuati dai membri dei 2 enti di ricerca coinvolti che hanno valutato l'effetto delle singole strategie di razionalizzazione dei consumi idrici e le proprietà fisiche dei materiali. Per quanto riguarda le tecniche di gestione del suolo, verranno messe a confronto: 1. Lavorazione meccanica della fila e dell'interfila; 2. Utilizzazione di una pacciamatura biodegradabile avente idonee proprietà radiometriche posizionata sulla fila e lavorazione meccanica nell'interfila. Modalità di gestione dell'irrigazione: 1. Full Irriciation (FI) Totale restituzione dell'acqua prontamente disponibile. Il monitoraggio del contenuto idrico del suolo, attraverso sonde capacitive affidabili ed a basso costo, permetterà di monitorare l'umidità del terreno e pilotare l'irrigazione ripristinando nel suolo l'acqua prontamente disponibile (frazione di acqua facilmente utilizzabile dalla pianta senza incorrere in fenomeni fisiologici di stress idrico, anche temporanei, livello soglia) nello strato di terreno esplorato dalle radici. 2. Riduzione dei consumi di lusso (RL) La restituzione idrica verrà effettuata quando sarà esaurito il 10% in più rispetto alla quantità di acqua prontamente disponibile (10% al di sotto del livello soglia) riportando il contenuto idrico del suolo ad un livello inferiore rispetto alla capacità idrica di campo. Ricerche effettuate dal CRA-SCA in ambienti caldo-aridi hanno evidenziato che l'assimilazione di CO2 aumenta linearmente con la traspirazione fino a raggiungere un punto di saturazione al di sopra del quale tutta l'acqua traspirata può essere considerata un consumo di lusso. La quantità di acqua traspirata dalle foglie è legata alla domanda evapotraspirativa dell'ambiente e alla quantità di acqua nel suolo; riducendo opportunamente la quantità di acqua nel suolo si riuscirebbe ad abbassare il tasso di traspirazione senza intaccare la capacità di assimilazione carbonica. Le 2 gestioni irrigue risultano innovative rispetto alle tradizionali modalità di applicazione dell'acqua, spesso effettuate in base ad esperienza, sensazioni e momentanea disponibilità irrigua. Regime luminoso: 1) Copertura mediante comune rete antigrandine avente un potere ombreggiante di circa il 10%; 2) Copertura mediante rete antigrandine avente un potere ombreggiante di circa il 30% L'adozione di tale strategia risulta sostenibile dal punto di vista economico in quanto utilizza per l'ancoraggio delle reti strutture normalmente presenti nelle aziende pugliesi. Inoltre, non si incorre nell’aumento dell'impatto ambientale rispetto all'esistente essendo stati individuati dall'Università di Bari opportuni sistemi di riutilizzo e riciclo delle reti tali da garantire alla coltivazione protetta sostenibilità economica e ambientale. La valutazione economica delle 8 gestioni colturali ha lo scopo di evidenziare i costi di produzione, i ricavi ed il relativo vantaggio economico.